GIOVANNI BATTISTA BEINASCHI


(Fossano, 1636 - Napoli, 1688) San Tommaso Olio su tela, cm 70X85 Il dipinto Çù stato inizialmente riconosciuto al Beinaschi su base fotografica da Riccardo Lattuada, attribuzione in seguito confermata da Alessandro Agresti, che nella ricerca da lui condotta suggerisce una data d'esecuzione ai primi anni del nono decennio e, quindi, al momento napoletano del pittore. Lo studioso evidenzia altresǪ il carattere veloce e immediato del fare pittorico, indicando correttamente che si tratti di un bozzetto finito o un ricordo, tuttavia, la mancanza di una composizione analoga suggerisce l'idea di un modelletto. Sono infatti evidenti le varianti compositive e gestuali rispetto alle tele a noi note, in primo luogo con la versione di collezione Zamboni a Reggio Emilia e possiamo registrare come in questo caso come l'artista dia un maggior risalto alle partiture cromatiche, solitamente attenuate e tenebrose. Questo aspetto sembra quindi confermare la funzionalitÇÿ progettuale della tela, concepita per mettere a punto il ritmo narrativo, i passaggi d'ombra e la dialettica dei personaggi. Possiamo ben valutare come il Beinaschi compendi la formazione dettata dal Brandi e dal Lanfranco modulandola sugli esempi del Guercino con il gusto chiaroscurale e naturalistico di Mattia Preti, coniando un linguaggio in antitesi con il barocco cortonesco e quanto mai in linea con l'estetica tenebroso meridionale. L'opera Çù corredata da una scheda critica di Alessandro Agresti. Bibliografia di riferimento: V. Pacelli, F. Petrucci, Giovan Battista Beinaschi. Pittore barocco tra Roma e Napoli, Roma 2011, ad vocem A. Brogi, Per Giovan Battista Beinaschi. Aggiunte, in Scritti di Storia dell'arte in onore di Fabrizio Lemme, a cura di A. Agresti e F. Baldassari, Roma 2017, pp. 226-229


SIMILAR AUCTION ITEMS
Loading...