COSTANZI PLACIDO (Attribuibile) - Roma, 1702-1759. Dipinto olio su tela raff. ''...


COSTANZI PLACIDO (Attribuibile) - Roma, 1702-1759. Dipinto olio su tela raff. ''MINERVA DEA DELLE ARTI CON BAMBINI''. In cornice intagliata e dorata. Rintelo. Mis. Lung. cm. 61 Alt. cm. 109 ca. Biografia
Nacque da Giovanni e Costanza Anguilla, all'interno di una famiglia di fabbricanti di gemme a Roma, percorso intrapreso anche dai fratelli Tommaso e Carlo. Ricevette un doppio alunnato, presso i Trevisani e poi sotto Benedetto Luti e dipinse principalmente temi storici e devozionali. Ebbe fama piuttosto precoce: entro il 1724 aveva decorato degli ambienti, purtroppo perduti, per i cardinali Alberoni e Acquaviva d'Aragona. Fu attivo già da giovane anche in Toscana. Altre sue opere si trovano a Siena, a Palazzo Chigi Zondadari, e a Pistoia, nella chiesa della Maddalena. Costanzi dipinse molte opere destinate a decorare varie chiese di Roma. Realizzò affreschi per San Gregorio al Celio, Santa Maria in Campo Marzio e la chiesa di san Pietro Apostolo a Castel San Pietro. Si dedicò inoltre a dipingere figure nei paesaggi di altri artisti, soprattutto in quelli di Jan Frans Van Bloemen detto l'Orizzonte, con cui collaborò sin dal 1725. La sua attività artistica a Roma lo portò ad entrare prima nella Congregazione dei Virtuosi al Pantheon e poi, nel 1741, gli valse l'ingresso presso l'Accademia di San Luca, della quale fu anche direttore (Principe) dal 1758. Fu apprezzato molto anche all'estero, lavorando in Spagna, Inghilterra, Francia e Germania.


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